Dalla piccola cittadina di Norcia, in Umbria, e’ appena cominciata una rivoluzione culturale che si pone l’obiettivo di divulgare un comportamento alimentare sano e sostenibile: Salus per cibum (Spc), non e’ solo un movimento di idee, ma anche un marchio di qualità, nato dall’intuizione di Massimo Pizzichini, ex-ricercatore ENEA (valutatore scientifico del Ministero dell’Università e della Ricerca e del Ministero dello Sviluppo Economico) e sposato dal gruppo Bianconi, famiglia di ristoratori e albergatori dal 1850.
l concetto di Salus per Cibum parte dalla convinzione che un cibo sano possa contribuire profondamente alla sanità delle persone, in armonia fisica e mentale col nostro corpo e con l’ambiente.
Nessuno è contrario a consumare cibi sani, senza veleni aggiunti e ricchi di principi attivi che fanno bene alla salute, ma la difficoltà consiste nel tradurre in pratica questo enunciato. Su questo terreno si muove SPC con gli strumenti tecnico-scientifici di avanguardia, che sono trasferiti sul mondo delle imprese, in particolare nella organizzazione della filiera produttiva.
Partendo da questi assunti, specialisti di diverse discipline, professori, produttori agro-alimentari, operatori economici insieme ai rappresentanti dei consumatori, istituzioni e operatori sociali, si confronteranno a Norcia, dal 7 al 9 dicembre, per costruire progetti di comparto finalizzati a qualificare le produzioni tipiche locali.
Al Forum internazionale “Salus per Cibum”, dal tema “Per un mondo all’altezza dei nostri figli”, saranno presenti, tra gli altri, i professori Eugenio Del Toma, Alessandro Bozzini, Agostino Magrì, Domenico Lo Fiego, Massimo Pizzichini e i dottori Massimo Cristofaro, Roberta Bartocci, Andrea Sonnino e Lucio Piermarini.
Un cantiere aperto per la costruzione di un nuovo modello di alimentazione e del buon mangiare.
“Sentiamo l’esigenza di informare i consumatori che alimentazione è benessere e salute - spiega Massimo Pizzichini – è necessaria, non solo un’informazione scientificamente dimostrata verso i consumatori, ma sostenere le imprese a immettere sul mercato prodotti di qualità SPC, perché il mangiare sano è un diritto imprescindibile di tutti”.
Chiara Murabito