E’ incredibile come le cose lavorino dentro a nostra insaputa. In questi giorni si moltiplicano le esperienze che ci portano a conoscenza con la realtà nascosta dietro il cibo che mangiamo, e vediamo quanto lontano ci stia portando il percorso di salus per cibum. Mettere a fuoco il mondo attraverso il cibo sta diventando infatti un esercizio interessante.
Uno dei collegamenti più semplici e profondi con cui ci stiamo confrontando è senz’altro è quello tra la terra e il cibo sulle nostre tavole.
Abbiamo tutti una qualche esperienza di come la terra possa diventare un mezzo per risvegliare le nostre energie, mobilitare le nostre risorse e darci salute. Tutti abbiamo avuto modo di gioire di prodotti ottenuti dalla terra, magari dall’orto di un parente, che ancora ha voglia di sporcarsi le mani cacciando fuori dalle zolle qualche ortaggio dopo giorni di fatica.
Tutti abbiamo constatato la bontà di un prodotto che viene raccolto e mangiato senza viaggiare per chilometri o sostare in frigoriferi e involucri per settimane. Quindi non è il caso di dilungarsi …
Personalmente per via del mio lavoro, ho avuto modo di confrontarmi con i problemi della terra: i contaminanti chimici organici e non che finiscono nei nostri terreni e le conseguenze che portano con se in termini di impoverimento dei suoli, compromissione dei prodotti agricoli e ripercussioni sulla salute delle persone. Non si tratta di speculazioni scientifiche, ma semplicemente della nostra quotidiana percezione di ciò che è diventata la terra per ognuno di noi: qualcosa di inquinato, contaminato e, in alcune situazioni, irrimediabilmente compromesso. Giornali e televisione non lesinano dettagli nel raccontarci quanto severe siano le condizioni dei suoli sotto l’attacco di ogni genere di concime organico, di pesticida o diserbante.
È tutto vero ahime!
Eppure tendiamo a dimenticare un aspetto fondamentale, che potrebbe forse apparire scontato e banale scontato ma rimane un fatto incontrovertibile:
la Terra è ancora in funzione:
I semi ancora germogliano nonostante tutti gli inquinanti ,
esistono ancora prodotti ottenuti da essa che non solo ci nutrono ma possono anche curarci o proteggerci da possibili patologie (nel sito ne stiamo riportando alcuni esempi).
La terra inoltre metabolizza i suoi e i nostri rifiuti generando altra terra (humus), produce ancora energia e nutrimento per tutti noi.
Nel momento in cui riconsideriamo il cibo e il suo impatto sulla nostra vita, il passo successivo senza dubbio sta nel guardare con occhi nuovi la terra che lo genera. Ci auguriamo che l’inizio di questo percorso, porti presto tutti noi a guardare alla terra non più come a un mostro pieno di veleni da cui difendersi , ma come ad un essere vivente, a volte sofferente con cui si può entrare in contatto, a cui si può portare aiuto e da cui senz’altro c’è moltissimo da imparare.
Daniele